In molti si chiedono se il superbollo verrà davvero abolito. Al riguardo la Riforma fiscale è chiara, scopriamo cosa prevede.
Con la Riforma fiscale si sperava nell’eliminazione di tutte le cd. microtasse, così come era stato promesso dal Governo. L’obiettivo, infatti, era quello di semplificare la burocrazia che ruota intorno alla maggior parte delle imposte che gravano sulle famiglie, prevedendo nuove agevolazioni e forme di esenzione.
I possessori di auto di grossa cilindrata, dunque, erano convinti di non dover più pagare il superbollo. In realtà, al momento non è prevista alcuna modifica dell’imposta. Per quale motivo? Analizziamo la vicenda nel dettaglio.
Nella Delega fiscale è espressamente specificata l’abolizione del superbollo, la tassa che bisogna pagare per le automobili di grossa cilindrata. Attualmente, tuttavia, sembrerebbero mancare le risorse economiche per attuare tale riforma. Ridurre o eliminare l’imposta comporterebbe un costo troppo elevato per lo Stato, ora insostenibile. In alternativa, si potrebbe pensare a un innalzamento delle altre tasse per i veicoli, ma questo comporterebbe una spesa eccessiva per tutti gli automobilisti.
Lo slittamento dell’abolizione del superbollo a data da destinarsi ha causato lo sdegno di molte persone, deluse dalle promesse fatte lo scorso anno e disattese con l’approvazione del DEF da parte del Consiglio dei Ministri.
Il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha precisato che la misura non è stata accantonata e che verrà riproposta non appena ci saranno fondi a sufficienza. Per questo motivo, verranno in futuro approvati Decreti attuativi della Legge delega per la Riforma fiscale, ai fini dell’eliminazione del superbollo.
Al riguardo, l’art. 10 della Legge delega stabilisce che bisogna riordinare le tasse automobilistiche e valutare il possibile e progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per i veicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a 185 chilowatt.
Al momento, tuttavia, è impossibile fare previsioni sulle tempistiche dell’addio al superbollo e, quindi, non si sa fino a quando i possessori di auto di grossa cilindrata saranno costretti a versare l’imposta. Non sono chiare neanche le modalità con le quali verranno reperite le risorse economiche per l’attuazione di tale riforma.
Se, però, si considera che il superbollo assicura un gettito annuo allo Stato di 100 milioni di euro, ci vorrebbe una grossa manovra finanziaria per l’abolizione della tassa. Non resta, quindi, che attendere e sperare che arrivi la copertura economica necessaria.
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